L’idroterapia e la riabilitazione in acqua sono entrate da pochi anni a far parte dei protocolli di riabilitazione in campo ortopedico, neurologico e sportivo. Nonostante ciò, sin dal momento della loro introduzione, hanno registrato un crescente consenso sia da parte di medici veterinari e fisioterapisti, sia da parte dei pazienti e dei loro proprietari. Oggi, grazie ai suoi numerosi successi, possiamo finalmente affermare che tale forma di riabilitazione motoria è divenuta, a pieno titolo, parte integrante dei percorsi riabilitativi. L’idroterapia è indicata sia come mezzo di preparazione fisica in vista dell’intervento chirurgico sia come efficace strumento riabilitativo nella fase di rieducazione post-operatoria. In questo caso la riabilitazione in acqua inizia dopo completa guarigione della ferita chirurgica. Per impostare un corretto programma di riabilitazione in acqua bisogna conoscere alcuni princìpi molto importanti, come quello del galleggiamento, della viscosità e della pressione idrostatica. Tali conoscenze andranno poi integrate tra di loro ed adattate ai problemi del paziente ed agli obiettivi del programma terapeutico.

Il Principio di Archimede

Un corpo immerso in un liquido riceve una spinta idrostatica dal basso verso l’alto pari al peso del liquido spostato. Di conseguenza quando si immerge un cane fino alle spalle, il peso gravante sulle articolazioni diminuisce del 85% circa. In acqua si ha una minore attivazione dei recettori che controllano il tono posturale, nei muscoli spinali c’è una riduzione della tensione da 1,8 kg/cm² in aria a 0,79 kg/cm². Grazie a questo principio possiamo fare recuperare lo schema motorio del cammino prima di quanto si possa fare in assenza d’acqua ottenendo una migliore e più precoce rieducazione al movimento.

Reazione Viscosa

E’ la reazione che un liquido oppone ad un corpo che si muove al suo interno (resistenza). L’acqua è infatti più densa dell’aria e per questo motivo fornisce una maggiore resistenza al movimento. Grazie a questo principio possiamo rinforzare la muscolatura senza adoperare sovraccarichi e pesi aggiuntivi. Tale resistenza aumenta all’aumentare della velocità dei movimenti e alla superficie del segmento corporeo che vogliamo spostare.

Pressione idrostatica

Dipende dal livello dell’acqua (aumenta all’aumentare della profondità). Tale pressione viene esercitata perpendicolarmente in ogni punto della superficie corporea migliorando l’equilibrio e la propriocezione (capacità di regolare la postura grazie al coordinamento di una risposta motoria adeguata alle variazioni esterne). L’allenamento propriocettivo è, non a caso, uno degli aspetti più importanti della riabilitazione.

Temperatura

Il calore aumenta la vascolarizzazione dei tessuti grazie allo stimolo diretto ed indiretto sulla vasodilatazione. Solitamente l’acqua delle vasche riabilitative viene mantenuta ad una temperatura di circa 28°C. Ciò consente di sfruttare a pieno le proprietà vasodilatanti del calore che migliora l’ossigenazione dei tessuti favorendo il recupero muscolare anche da stati irritativi cronici come mialgie date da displasia dell’anca, ernie al disco ecc.

Principali vantaggi della riabilitazione in acqua:

La diminuzione della forza di gravità, rende i movimenti più naturali e meno stressanti per le articolazioni consentendo l’esecuzione di movimenti impensabili a secco. la resistenza offerta dall’acqua è graduale, senza punti morti; ciò consente di mantenere una tensione muscolare uniforme durante i movimenti favorendo il recupero del tono e della flessibilità muscolare

Impostare un programma riabilitativo in acqua:

Il programma riabilitativo andrà impostato in seguito ad un’attenta valutazione dei bisogni del paziente e degli obiettivi prefissati. In linea di massima la rieducazione in acqua, come molte altre attività sportive e riabilitative si compone di due o tre sedute settimanali per un periodo variabile in relazione al grado di disabilità individuale. La riabilitazione in acqua in ambito veterinario consiste in sedute di under water treadmill e nuoto in piscina riscaldata, oltre che di esercizi di mantenimento della stazione quadrupedale. Tali esercizi sono mirati al miglioramento:

del tono muscolare

della mobilità articolare e dell’equilibrio

al recupero degli schemi motori

all’ottimizzazione della forma in un cane sportivo

Per aumentare la difficoltà dell’esercizio, sarà sufficiente aumentarne la velocità del tappeto oppure utilizzare un equipaggiamento che crei resistenza (salvagenti, braccioli posizionati agli arti, ecc). Si può inoltre giocare sul grado di profondità dell’acqua diminuendola mano a mano che il paziente riacquisisce la funzionalità perduta tollerando carichi maggiori.

Terapia o riabilitazione?

La riabilitazione in acqua rientra nella più grande famiglia delle terapie acquatiche. In acqua, infatti, è possibile non solo ristabilire le migliori funzionalità articolari e muscolari dopo un trauma, ma anche eseguire protocolli di lavoro mirati alla prevenzione di particolari problemi, in cani con sollecitazioni maggiori -vedi cani da competizioni sportive o da lavoro- o, ad esempio, pastori tedeschi asintomatici, ma positivi al test della mielopatia degenerativa. Tali esercitazioni sono particolarmente indicate per soggetti con difficoltà di movimento legate ad obesità, ad artriti, a recenti fratture o distorsioni. Nella maggior parte di questi casi si registra un netto miglioramento del tono muscolare e del range articolare dopo un adeguato programma terapeutico. Il paziente, spesso anziano, acquisisce in tal modo un maggiore controllo motorio che, migliorando l’equilibrio, allontana il rischio di traumi e rallenta il declino funzionale legato all’invecchiamento. Se usata correttamente, la terapia acquatica, è inoltre uno strumento molto efficace per completare i normali allenamenti degli atleti che possono in questo modo evitare lesioni da overtraining. In questi casi la temperatura dell’acqua non dovrebbe superare i 28-30°C.

Nuoto

Il nuoto è indicato per migliorare l’escursione articolare del gomito nei soggetti affetti da displasia di gomito; è inoltre indicato per problemi al plesso brachiale, o dell’articolazione della spalla.

Controindicazioni

La riabilitazione e la terapia acquatica, come abbiamo visto, rappresentano l’attività ideale per molti soggetti. Tuttavia in alcuni casi le esercitazioni in acqua possono essere controindicate. E’ il caso per esempio dei soggetti che presentano ferite non ancora cicatrizzate, micosi, dermatopatie, problemi cardiaci gravi, disfunzioni respiratorie, alterazione della termoregolazione, diarrea.

L’under water treadmill è costituito da un’ampia vasca dotata di tapis roulant che permette di sviluppare protocolli di riabilitazione, di fisioterapia e di allenamento, garantendo tutti i vantaggi del muoversi in acqua in totale sicurezza. Questa vasca è dotata di 2 porte che consentono all’animale e all’operatore di entrare nella vasca senza essere immediatamente a contatto con l’acqua; un sistema silenzioso di pompe fa entrare l’acqua dal basso permettendo all’animale di prendere confidenza con l’acqua senza spaventarsi; una prima fase molto importante prevede l’acclimatamento dell’animale in tutta sicurezza, costantemente seguito dall’operatore.